Memoria meccanica vs Memoria dichiarativa

La memoria meccanica e la memoria dichiarativa sono responsabili di quel processo che abbiamo analizzato la scorsa settimana e che incide sull’abilità di memorizzare la musica.


Il focus sul livello di attenzione sullo strumento, da parte di chi suona, ci aiuta ad operare una distinzione tra queste due tipologie di memoria che si differenziano principalmente per il grado di attendibilità.


➡️ La memoria meccanica, quella a cui si affida chi suona a memoria, ha un livello di affidabilità più basso. Questo accade per una motivazione molto semplice: per sua natura è a breve termine . La pratica di memorizzare la musica in modo meccanico è molto diffusa, ma non è il modo più efficace soprattutto per chi di musica si occupa per lavoro o per studio.


➡️ La memoria dichiarativa, invece, è quella a cui si affida chi memorizza la musica. La sua caratteristica di essere a lungo termine rende assimilabili in modo più serio e duraturo tutte le informazioni intellettuali di una melodia, che sono per lo più contenute nello spartito e non di certo nella mera musicalità. Le note, la dinamica, la diteggiatura, necessitano di un contenitore mnemonico più solido💪


Dunque, qual è il metodo più efficace per memorizzare una melodia?

Lavorare per immagini! Il segreto sta nell’individuare dei punti chiave da associare a un’immagine.

L’associazione, come spesso accade nel mondo della memoria, è un elemento fondamentale per la memorizzazione delle informazioni. 

Un metodo molto efficace consiste nell’associare il tutto al titolo in modo che quando si legge il titolo si riesce a ricordare di che melodia si tratta, in questo modo si accede alla memoria dichiarativa, ovvero la memoria a lungo termine.

Come sempre è giusto che tu adesso ne sappia un po’ di più
Cosa devi fare:

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