Occhio al cibo! La memoria non perdona.

Cosa c’è di più gratificante di uno spuntino, magari un dolcetto, mentre si sta studiando?
Hai presente quei pomeriggi infiniti, in cui non vedi l’ora di arrivare a una pausa per concederti una tregua?
Ecco la brutta notizia è che un dolcetto non è affatto una buona idea.
Lo zucchero infatti non ha un buon effetto sulla tua memoria!
Quando si studia in modo intenso si sa, si ha bisogno di piccole gratificazioni che spesso cerchiamo nel cibo e più precisamente in quell’invenzione straordinaria che sono i dolciumi.

Che si tratti di cioccolata, pasticcini, merendine, torte … spesso non fa differenza, li scegliamo come sostegno delle nostre giornate di studio intenso e sperando che loro ci diano la carica e rinnovino la nostra voglia di rimettersi a studiare e magari anche di ricaricare la nostra capacità di attenzione.

Secondo uno studio effettuato nella lontanissima Australia le grandi mangiate di dolci diminuiscono le capacità cognitive, rendono il cervello meno lucido e addirittura influiscono in modo permanente sull’ippocampo, responsabile della memoria a lungo termine e di quella spaziale.

E la cosa incredibile è che non è necessario abbuffarsi in modo continuativo per un periodo lungo di tempo, bastano pochi sgarri a fronte di una vita sana e rispettosa delle buone regole alimentari.

A dare la notizia i ricercatori della University of New South Wales di Sydney, con una ricerca pubblicata sulla rivista Brain, Behavior and Immunity: dopo aver condotto un test sui topi (la sperimentazione ancora non è stata verificata sugli umani) l’esito è stato subito evidente. Gli animali, che solitamente conducevano uno stile di vita molto sano, hanno consumato per qualche giorno acqua zuccherata in quantità elevate.

Questo ha comportato da parte loro una successiva difficoltà a compiere azioni generalmente semplicissime come trovare oggetti spostati in zone separate delle gabbie. Lo stato rinvenuto sui topi può essere considerato confusionale in aggiunta al fatto che, in seguito a questi esperimenti, è risultato uno stato infiammatorio proprio dell’ippocampo, fondamentale per la memoria a lungo termine e per la memoria spaziale.

La cosa sorprendente, secondo gli stessi studiosi è che il deterioramento della memoria in rapporto al consumo di zuccheri sia stato particolarmente rapido e non solo: anche quando i topi riprendevano il loro naturale stile di vita molto sano, i danni risultavano permanere.

Mangiare troppi dolci, dunque, o zuccheri raffinati in grandi quantità non solo compromette la linea ma soprattutto rischia di farci perdere il risultato di mesi di sforzi per apprendere e ricordare un dato argomento.

La merenda migliore in pausa studio è un frutto, se proprio non ti basta vai sul salato, ma non farti tentare da cibi zuccherati per evitare di dimenticare tutto quello che hai memorizzato prima!

Bene!
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