Lo smartphone è un veicolo di contenuti, non solo relativi allo scambio di conversazioni tra persone, ma anche di informazioni che l’utente cerca per avere risposte, soluzioni, dettagli per approfondire un argomento.
Le azioni possibili grazie alle sue applicazioni e funzioni sono molteplici e questo ne giustifica sicuramente l’enorme diffusione.
La domanda che da un po’ ci si pone, inevitabilmente possiamo anche aggiungere, è: ” fino a che punto lo smartphone può essere considerato una soluzione? E : “a partire da quale punto un limite, un depotenziamento delle funzioni cerebrali individuali?”.
Il punto è: se lo smartphone fa così tante cose, il cervello come si adatta alle differenti modalità di lavoro che gli vengono richieste?
L’allarme più preoccupante è rivolto soprattutto ai più giovani, non solo perché ne fanno un uso davvero massiccio e frequente, ma anche perché, a seconda dell’età, il loro cervello si trova in una fase diversa dello sviluppo, su cui l’utilizzo incontrollato ed eccessivo dello smartphone può avere effetti piuttosto incisivi.
Un primo elemento portato all’attenzione dagli studiosi ed esperti di Neuroscienze è il disallineamento del sistema limbico, che regola la sfera delle emozioni e dei sentimenti.Questo processo di disallineamento si sviluppa esattamente prima della corteccia prefrontale che a sua volta guida tutti i processi di logica e di autocontrollo.
Negli adolescenti questo fenomeno è particolarmente visibile, soprattutto nella manifestazione esplosiva delle emozioni che spesso sono all’origine di scelte e decisioni al posto di analisi e riflessioni razionali.
In questo scenario un utilizzo incontrollato dello smartphone, o del tablet, risulta essere particolarmente pericoloso perché espone gli adolescenti in modo maggiore ai piaceri immediati che spesso conducono anche ai pericolosissimi effetti di assuefazione e dipendenza da cui è poi difficilissimo risalire.
L’allarme lanciato dagli esperti ci porta immediatamente alla ricerca di una soluzione immediata ed efficace per arginare il rischio di dipendenza da smartphone.
Di fronte a un rischio di questo tipo il nostro compito è quello di preservare tutte quelle attività che tengono attivo il nostro cervello e che lo fanno lavorare anche se uno strumento riesce a fare alcune attività al nostro posto.
Anche su questo possiamo offrirti consulenza e soprattutto strumenti.
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