Non pensare di dormire liberamente: anche il riposo va pianificato!

Dove eravamo rimasti?

Se non lo sai intanto corri a leggere qui!

Eravamo rimasti a un bisogno fondamentale della nostra mente, utile per predisporci al meglio all’apprendimento: il riposo.

Conoscere al meglio i propri limiti, come pure le proprie risorse, è il modo giusto per capire di quanto riposo la nostra mente abbia bisogno. Questo non significa abbracciare una condotta di vita monacale, divertirsi è importante per lo svago della nostra mente e per la nostra felicità, ma fare gli eroi e pensare di poter alternare notti brave a sessioni stremanti di studio non  è un’idea particolarmente brillante se non si prevede una fase di sano riposo.

E’ molto importante avere una buona qualità del sonno e, soprattutto, è fondamentale non interromperlo bruscamente, per esempio svegliandoci nella fase più profonda.

 

Pianificare dunque il riposo capendo di quante ore di riposo la nostra mente necessità fa parte degli step fondamentali della preparazione all’apprendimento.

Merita attenzione un altro elemento che può essere considerato amico o nemico dell’apprendimento a seconda di come viene gestito: lo stress. E’ importante operare una distinzione che spesso viene ignorata, esistono infatti due tipi di stress dagli effetti completamente opposti: l’eustress, stress positivo e il distress, stress negativo. 

 

Nel primo caso abbiamo l’opportunità di trasformare lo stress in energia e spingerci a fare di più, nel secondo caso le componenti negative prendono il sopravvento, spostando il focus della nostra attività dal risultato alle criticità determinando un mancato raggiungimento dell’obiettivo.

Lo stress, infatti, può generare processi che ostacolano notevolmente le funzioni mnemoniche, può infatti dare origine a vuoti di memoria, che naturalmente si presentano nel momento meno opportuno, quando cioè si chiede alla nostra mente di recuperare informazioni importantissime per il nostro esame, interrogazione, presentazione.

Trasferire le energie derivanti dallo stress in risorse utili per la nostra mente è un’abilità che va allenata, come tutto il resto.

L’ansia paralizza una parte del cervello e conduce a distanze incolmabili la nostra capacità di mantenere il focus sull’obiettivo, è fuorviante e distraente anche quando conosciamo molto bene i contenuti che dobbiamo ricordare.

La respirazione in questi casi è un validissimo alleato, un respiro profondo, infatti, aiuta a recuperare la concentrazione, a calmarsi, e focalizzarsi sul risultato superando il rischio di distrarci.

La distrazione è un pericolo costantemente in agguato, quando la concentrazione è carente, o lo stress viaggia a velocità elevate, la distrazione si nasconde potenzialmente dietro ogni cosa: una parola, un suono, un’immagine evocativa, catturando i nostri pensieri e conducendo la nostra concentrazione altrove.

Alle volte basta una parola, un segnale intravisto di sfuggita ed ecco che la distrazione prende il sopravvento dando vita ad una serie di associazioni, ricordi , o pensieri buttati lì con l’intento di allontanarci dall’obiettivo. In questi casi un recupero della concentrazione attraverso il rilassamento è importante, come lo è anche la determinazione da applicare per mantenere poi alto il livello di concentrazione e procedere speditamente verso il risultato desiderato.

Un modo sicuramente utile per evitare di incorrere nei rischi della distrazione è quello di operare un’attenta pianificazione del lavoro, procedere con ordine, avere una chiara previsione di quale debba essere l’iter del nostro apprendimento ci aiuta e ci motiva a non perderci per strada.

Imparare a gestire il proprio tempo e le proprie risorse, inserendo la propria attività all’interno di un programma ben definito è sintomo di una grande presa di responsabilità e ci garantisce il raggiungimento del risultato.

 

La pianificazione del lavoro rappresenta l’incipit più produttivo  e funzionale per una buona riuscita dell’intero processo di apprendimento e della performance finale.

 

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