Nell’affollato gruppo di fattori che influenzano il nostro cervello, un posto se lo merita anche lui: il tanto atteso e temuto cambio di stagione.
Il cervello avverte il cambio di stagione
Hai presente quando ti metti a studiare o a lavorare su un’attività e ti senti stanco, deconcentrato, poco sul pezzo e non riesci a capirne il motivo?
Ecco i neuroni molto probabilmente possono fornirti una spiegazione.Il cervello avverte tutti i segnali del cambio di stagione e ne viene fortemente influenzato finché non si abitua alla nuova condizione.
A supporto di questa teoria possiamo citare uno studio scientifico condotto dai ricercatori dell’Università della California, esperimento che ha generato non poche aspettative sulla possibilità di curare alcuni disturbi, come la depressione, grazie alla luce.
Uno dei cambiamenti più interessanti da osservare è quello derivante dalla presenza o meno di luce perché sembra che abbia una diretta influenza sui neuroni.Al nostro cervello infatti arriva una sorta di alert dalle cellule della retina che trasmettono i cambiamenti della luce in termini di intensità e di durata.
La luce non è di certo l’unico elemento da prendere in esame, perché il cambiamento stagionale comporta anche molte trasformazioni di condizioni vitali per l’organismo come la temperatura dell’aria, la tipologia di cibo della stagione in essere, la vitamina D.
♦️ Tutti questi fattori influenzano il nostro corpo fisicamente ed emotivamente.
Non è un caso che il passaggio dall’inverno alla primavera e dall’estate all’autunno sia caratterizzato da generale spossatezza, stanchezza, perdita di attenzione.Questo, è bene chiarirlo, non ha nulla a che fare con le funzioni cognitive – nella misura in cui restano invariate tutto l’anno – ma è chiaro che alterazioni umorali o fisiologiche possono avere un certo impatto anche sulla nostra capacità di apprendimento in quel momento, dovuta al fatto che la perdita di focus e la stanchezza ne rallentano il normale funzionamento.
Niente di grave però, quando qualcosa si conosce lo si può prevenire, ed è inutile aggiungere – ma noi lo facciamo – che un buon metodo di studio o lavoro e la conoscenza di tecniche e strumenti specifici possono decisamente far fronte comune e superare con efficacia anche il più drastico cambio di stagione.
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