Scuole chiuse per il coronavirus. Si studia e si lavora da casa. Ecco come organizzarsi

Scuole chiuse. Centinaia di professionisti in smart working.

Il coronavirus oltre ad essere un serio pericolo per la salute di alcuni, per l’economia mondiale e per la nostra serenità, in questo momento ci chiede di mettere in discussione tutte le nostre abitudini e impostare, almeno provvisoriamente, una nuova modalità organizzativa.
Si lavora da casa, si studia da casa e nonostante lo smart working sia sulla bocca di tutti, nel nostro paese sono ancora molte le realtà che hanno pochissima dimestichezza con questa opportunità.

Nonostante lo smarrimento legato a questa novità c’è da dire che non per tutti è facile cambiare la propria vita, perché di questo si tratta, in pochi giorni in risposta ad una situazione di emergenza.
Pensa a chi si ritrova a dover lavorare chiuso nel proprio appartamento, con figli piccoli che scorazzano per la casa e coniugi nella stessa situazioni.
Le case si trasformano con molta fatica in piccoli uffici, e già avere uno spazio per poter adibire una postazione di lavoro non è scontato affatto.
Le persone necessitano di parlare al telefono e se si sta già in due in una stanza può essere fastidioso disturbarsi a vicenda.
Queste urgenze generano situazioni di emergenza che creano scompiglio, stress, ansia, preoccupazione.
E in una situazione di questo tipo è difficile concentrarsi sulle cose.
Chi lavora e non è abituato allo smart working ha l’ansia di non essere “sul posto”, molti studenti la stanno vivendo come una “vacanza” e anche questo non va bene.
L’e-learning non è ancora entrato nelle vita degli studenti pienamente,poco nei licei, meglio nelle università.

Quello su cui voglio concentrarmi in questo post è trasmetterti un metodo, uno strumento che possa consentirti di essere efficace nello studio e nel lavoro pur dovendo agire in una situazione di emergenza e soprattutto con spazi improvvisati, perché sappiamo quanto sia importante la cura dell’ambiente in cui si lavora.

E allora occupiamoci subito di 3 aspetti fondamentali:

– La pianificazione. Bisogna tener presente un dato: il 30% di quello che pianifichiamo diventa imprevisto. Quindi per evitare di perdere quel 30% bisogna sempre in qualche modo “aggiungerlo” alla fine per poterlo in qualche modo recuperare. Pianificare significa risparmiare tempo e ottimizzare il lavoro. Il momento giusto per pianificare il lavoro sono i primi 20 minuti in quanto il cervello non è ancora pronto per concentrarsi e può dunque dedicarsi all’organizzazione del lavoro e al ripasso nel caso di uno studente.
– Le pause sono fondamentali. Considerando che ci si trova di fronte a una ridefinizione del proprio tempo di lavoro è fondamentale pianificare anche le pause, perché è lì che avviene il recupero di energia.
Alimentazione: mai sottovalutare il suo contributo in questi casi.
Bere 37 ml di acqua per chilo di peso per mantenere alto il livello di concentrazione. Mangiare frutta secca e non cose troppe zuccherate perché nei primi 40 secondi danno energia, ma dal 41° all’80° minuto causano stanchezza. Evitare cibi pesanti in generale.

Facendo tesoro di questi consigli direi che puoi provare a rendere più efficace il tuo studio e il tuo lavoro in questa situazione di emergenza.
Se hai bisogno di maggiori consigli, consulenze, conoscere meglio i metodi della nostra scuola per le tecniche di memoria, lettura veloce e gestione del tempo di studio scrivi subito a [email protected]!

Non permettere alle cose che ti capitano intorno di farti perdere tempo prezioso!

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *