Hai mai sentito parlare della tecnica dei Loci?
Se ci conosci da qualche anno sicuramente sì!
La tecnica dei loci è una delle strategie più antiche di memorizzazione, in particolare quando i contenuti da ricordare sono molto articolati e lunghi.
La tecnica dei Loci ci porta a menzionare colui che l’ha resa famosa e che ne ha fatto un gran uso per i suoi articolati discorsi pubblici: Marco Tullio Cicerone.
La tecnica dei Loci utilizzata da Cicerone consiste nella frammentazione del discorso isolando alcune parole chiave ed associando poi queste parole nell’ordine da lui stabilito, ai luoghi di un percorso o di una casa di cui conosceva bene l’ordine e la disposizione delle stanze, in modo che durante l’orazione potesse percorrere con la mente quei “loci”. I
n questo modo le parole chiave associate al locus gli venivano in mente nella giusta sequenza.
In sostanza quello che rende possibile la memorizzazione è il fatto di ripercorrere i luoghi associati ai concetti per poter ricordare i concetti stessi.
Questa tecnica è stata definita anche “percorso del Palazzo Mentale“, perché si tratta di costruire una serie di immagini concrete – che possono essere quadri, stanze, disposizione dei mobili, finestre – che vengono associate alla sequenza di dati da ricordare e che diventano poi i blocchi di contenuti da esporre quando si tratta di ricordare un discorso.
Insomma in sostanza si tratta di camminare all’interno di un palazzo e utilizzare lo spazio che lo compone fatto di tanti diversi blocchi che attivano dei link nella nostra memoria, non a caso Cicerone preparava i suoi discorsi nei luoghi in cui doveva declamare: per poter creare della associazioni e non dimenticarle più!
Scientificamente questo può essere spiegato dal fatto che il lobo parietale – la regione del cervello coinvolta nei processi di memorizzazione e che controlla l’apprendimento spaziale – si avvale dell’aiuto di immagini concrete che risultano essere molto più efficaci della lettura in sé e di una modalità di apprendimento più astratta, ovvero priva dell’associazione con immagini.
Piccola curiosità: la tecnica dei Loci ha dato origine ai modi di dire, tutt’ora in uso, “in primo luogo”, “in secondo luogo”.
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