Allarme Neet: una soluzione nelle tecniche di memoria

L’allarme Neet richiede una soluzione immediata, noi proponiamo le tecniche di memoria!

Intanto, prima di entrare nel merito della questione, cerchiamo di capire meglio chi sono i Neet e perchè la loro situazione genera allarmismo al punto da proporre nelle università italiane la presenza di un coach che accompagni gli studenti nelle loro scelte accademiche e poi professionali.

Neet sta per “not (engaged) in education, employment or training”, ovvero ragazzi non impegnati nello studio, nel lavoro, nella formazione, ragazzi che, in termini molto pratici, non fanno nulla e che dunque, o per mancanza di volontà o per incapacità di scelta, non si stanno occupando della propria crescita personale nè, tantomeno, professionale.

In Italia la percentuale di Neet ammonta al 32%, il dato è molto allarmante ed ha raggiunto il triste primato in Europa.

La fascia di età interessata a questo fenomeno è quella che va dai 20 ai 24 anni, la fase della vita in cui si deve lavorare per costruire il proprio futuro.

La percentuale dei Neet è gravemente aumentata, del 10 %, negli ultimi 5 anni.

Da una ricerca di Confindustria risalente allo scorso anno risulta evidente l’enorme gap presente tra la scuola e il mondo del lavoro, l’esito della ricerca riporta infatti che solo il 3,7% degli studenti affianca un’attività lavorativa agli studi e questo riguarda una fascia anagrafica molto più ampia, dai 15 ai 29!

Per sopperire a questa mancanza e rendere più proficua la comunicazione tra il mondo accademico e il mondo del lavoro molte organizzazioni si sono mosse per affiancare dei coach specializzati agli studenti che necessitano di un orientamento.

Nei nostri corsi ne vediamo tante di situazioni di questo tipo, incontriamo frequentemente studenti che ci manifestano i loro disagi sia in termini di metodo che in termini di scelte da intraprendere. Una possibile soluzione da affiancare senz’altro alla presenza di una figura che orienti lo studente può essere individuata proprio nella costruzione della consapevolezza delle proprie capacità e possibilità.

Spieghiamo meglio: ci capita molto spesso di sentire la frase: “non ho scelto questa facoltà perchè c’è un gran numero di esami in una materia in cui sono negato”.

Ecco, qui sta l’errore!

La credenza di non saper fare è una delle principali cause di una scelta sbagliata!

Uno studente sognava di svolgere il lavoro di logopedista, si è arreso al primo colpo, dopo aver letto il piano di studi, per la presenza di esami che era convinto di non saper sostenere. Ha scelto una facoltà a suo dire più facile, ha cambiato dopo due anni, ora non fa nulla e si sta interrogando su come eventualmente riaprire il discorso “logopedia”.

Conclusioni: ha perso 4 anni!!!

Per questo crediamo che sia fondamentale insegnare ai nostri studenti l’importanza di essere consapevoli di avere strumenti che facilitino l’approccio allo studio, attraverso la costruzione di un buon metodo e sopratutto, nel caso specifico, attraverso la possibilità di applicare tecniche efficaci.

Se io so che la mia capacità di memorizzazione e di lettura veloce è una garanzia per l’assimilazione di qualunque concetto affronterò con molto più coraggio e determinazione i contenuti di materie apparentemente ostiche.

Il segreto è: preparsi la cassetta degli attrezzi prima di scegliere qualunque percorso di studi!

 

 

 

 

 

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