Interrogazioni, esami, quiz di maturità: prepariamoci!

La fine dell’anno scolastico per alcuni vuol dire interrogazioni, esami, quiz di maturità per altri una sorta di liberazione e di tregua di 3 mesi.

Qualunque sia la prova che vi attende dietro l’angolo, una cosa è certa: non c’è un minuto da perdere.

A Marzo i vostri prof si stanno già chiedendo chi condurre successivo e come affrontare gli ultimi 3 mesi di scuola, che, a pensarci bene, considerando le festività pasquali e nazionali, sono anche meno di 3 mesi, dunque la parola d’ordine è: attivarsi subito!!!

Per molti le interrogazioni riguarderanno gli argomenti trattati nel programma di recente, ma per altri, in particolare quelli che affronteranno l’esame di maturità, la preoccupazione è quella di sostenere le ultime interrogazioni e iniziare a lavorare sulla tesina.

La pianificazione dello studio è fondamentale se non si vuole arrivare in ritardo alle cose da fare e se non si vuole avere una preparazione approssimativa o addirittura scadente per assicurarsi una bella bocciatura, oltre che una figuraccia assicurata!

Che si tratti di interrogazioni o esami non ha importanza: il momento della pianificazione del ripasso è fondamentale per una buona riuscita della performance.

L’ approccio con contenuti nuovi richiede, a seguito della prima fase di studio e di selezione di ciò che è rilevante per voi, un ulteriore processo di sedimentazione di questi contenuti per far si che vi sentiate pronti a padroneggiarli con molta sicurezza per evitare quella fastidiosissima sensazione di gestire le proprie conoscenze in maniera parziale.

Quando invece parliamo di  ripasso è importante accertarsi di aver trattato tutti gli argomenti previsti nel programma da presentare, il ripasso si comincia nel momento in cui la prima fase di studio si è conclusa.

La nostra memoria conosce fasi alterne nel ricordo dei concetti, per questo motivo è importante sapere quando è più efficace metterla a lavoro. Il ripasso deve incominciare entro il primo giorno dopo che si è terminato lo studio e per i successivi 7 giorni: questo meccanismo garantisce un’ottima gestione ed il vostro successo in interrogazioni o esami.

Nelle 24 ore successive alla fine dello studio, la memoria vive una fase di down in cui non rende al massimo delle sue potenzialità, nella fase tra le 24 e le 48 ore successive rispetto alla fine dello studio la memoria raggiunge il picco massimo di potenzialità.

Questo cosa significa?

Che non bisogna studiare il giorno prima dell’ interrogazione o dell’esame.

Coraggio a lavoro!

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *