Avere una buona memoria per il tema d’esame

Quanto è importante avere una buona memoria per il tema d’esame?

Il momento della prova scritta, rispetto ad una performance orale, ha sicuramente il vantaggio di non esporre nell’immediato lo studente allo stress dell’esposizione di un argomento. Alla prova scritta è dedicato più tempo e, sicuramente, all’interno dell’arco temporale definito, è prevista la possibilità di: ritoccare, modificare, eliminare, integrare.

Pur non presentandosi le condizioni di immediatezza di una prova orale, tuttavia anche lo scritto richiede delle abilità mnemoniche non indifferenti soprattutto se la traccia che si sceglie non riguarda il cosidetto tema libero, ma un approfondimento del programma didattico svolto e dunque studiato. E’ fondamenale dunque arrivare alla prova d’esame scritta preparati, potendo contare su un efficace metodo di studio.

Durante la stesura di un tema lo studente ha il tempo di ripercorrere l’argomento studiato e pianificarne la trattazione scegliendo i punti che vuole approfondire e ordinando i concetti secondo una scaletta di priorità. Lo studente in sede di prova scritta ha la possibilità di organizzare il tema sulla base di una mappa da sviluppare nell’esposizione scritta.

Rivediamo dunque tutto il processo di studio, memorizzazione e organizzazione della mappa per comprenderne l’efficacia al momento del tema d’esame.

E’ oppurtuno in questa sede ripercorrere le quattro fasi fondamentali nello studio di un testo e la procedura di organizzazione e memorizzazione dei concetti:

  • Lettura di supervisione: è il primo approccio con il testo  e ci fornisce una visione globale dei contenuti.
  • Lettura critica: è una lettura più dettagliata ed è la fase in cui si individuano le parole chiave.
  • Verifica della parola chiave: controllare che sia davvero efficace, ovvero se visualizzandola il concetto mi torna alla mente in maniera chiara.
  • Memorizzazione: è un processo ben articolato e strutturato e riguarda la collocazione delle parole chiave all’interno di una mappa mentale, utilizzando una serie di tecniche di associazione mnemonica per fissare ottimamente i concetti.

Questa breve rivisitazione del processo di studio ci è utile per comprendere le fasi che precedono il momento della performance, in cui lo studente, se ha correttamente svolto tutti gli step, sarà in grado di organizzare la stesura di una mappa mentale per l’elaborazione di un tema.

Se si sceglie un tema di esame con un argomento di attualità, di approfondimento di tematiche che si sono trattate lateralmente rispetto al programma didattico, è utilissimo fare prima un brainstorming per ripercorrere: gli articoli letti, le interviste ascoltate, le discussioni svolte in classe. In questo caso la mappa mentale è fondamentale per pianificare e soprattutto ordinare concetti che si sono trattati in maniera meno schematica e didattica. Una volta ordinati i concetti sarà più facile definire l’introduzione, il corpo e la conclusione del discorso e riuscire in una trattazione organica dell’argomento.

Un piccola nota d’emergenza: la conoscenza approfondita di un autore può essere di grande aiuto nella stesura di un tema anche se la traccia riguarda un’opera dello stesso autore che non abbiamo approfondito. Conoscere la corrente letteraria, artistica, storica, ci fornisce moltissime informazioni preziose anche se non siamo preparatissimi sull’opera specifica che nel tema ci viene richiesta.

 

 

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